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Se negli anni post sessantottini farsi un tatuaggio rappresentava un gesto di rivolta, di rifiuto degli schemi o di affermazione della propria individualità, oggi il tatuaggio è entrato prepotentemente nel nostro vissuto quotidiano come fenomeno di costume diffuso e intergenerazionale. Tatuarsi è di moda, come dimostra il popolo culturalmente e socialmente trasversale dei tatuati: fotomodelle e calciatori, studenti e artisti, attori e presentatrici TV, professionisti e avvocati incravattati. L'autore si fregia di avere frequentato per mesi i tattoo shop di tutta Italia, raccogliendo testimonianze delle spassose conversazioni tra tatuatore e tatuato: domande ingenue, timori, richieste inconsuete, osservazioni surreali animano questo stupidario, tutto veritiero, nel quale molti si riconosceranno. A corredo, qualche indicazione generale, tra il serio e il faceto, destinata a coloro che "vorrebbero ma non osano" entrare a far parte del popolo dei tatuati. Prefazione di Andrea Rock, RAPfazione di Alberto Pernazza.